Illustrazione – Hjarne Kaiser – www.hjarnekaiser.com
“Si rovina un ragazzino nel modo più sicuro, se gli si insegna a considerare il pensare allo stesso modo più alto del pensare in un altro modo”.
Nietzsche
Intelligenza, perchè è molto più che l’IQ.
L’ intelligenza è la capacità di comprendere il mondo in cui viviamo e di risolvere i problemi ambientali, sociali e culturali che ci vengono posti in ogni momento della nostra esistenza.
Howard Gardner, insegnante e psicologo, ha introdotto al mondo scientifico ed accademico la teoria delle intelligenze multiple.
Secondo Gardner non esiste una facoltà comune di intelligenza,
ma diverse forme, ognuna indipendente dalle altre e pertanto non vi è correlazione diretta tra prestazioni scolastiche e successo nella vita.
Egli infatti ha sottolineato come la vita mentale emotiva giochi un ruolo importante sull’intelligenza.
Gardner, così come Feuerstein, sostiene che l’intelligenza non è un fattore unitario e immutabile
ma bensì “qualcosa” di dinamico, cioè la risultanza di vari talenti.
Quelli che Gardner individua sono sette:
- linguistica
- logico-matematica
- spaziale
- sociale
- introspettiva
- corpore o cinestetica
- musicale
La scuola ha sempre dato maggior peso alle intelligenze, linguistico-verbale e logico-matematica, trascurando tutte le altre che, godono invece di ampia considerazione in culture diverse dalla nostra.
Oggi lo scenario è cambiato con l’avvento delle nuove tecnologie e di internet
Simile contesto è entrato tuttavia in crisi con l’avvento dell’era post industriale ed informatica contemporanea.
Nella quale sono oramai ampiamente diffusi settori lavorativi come l’ingegneria informatica e la programmazione di software
dove i risultati migliori vengono dati proprio grazie all’uso dell’intelligenza spaziale, cui si affianca quella logica.
Inoltre, le capacità di collaborare in gruppo e di risolvere in un breve lasso di tempo problemi inaspettati ed improvvisi richiedono ai lavoratori un buon uso di competenze interpersonali (l’intelligenza introspettiva di cui parla Gardner) e del pensiero divergente, tipico delle menti creative e tipico dei DSA.
Ecco perché il successo da adulti non dipende dai voti a scuola!