Se Ogni libro è un viaggio, dove sono finiti gli esploratori?
Forse sono intrappolati tra le pagine di un libro che non verrà mai aperto.
Perché ?
Perché più del 57% di italiani non aprono un libro, nemmeno per guardare le figure e il 40.5% legge un libro all’anno.
Questa statistica è molto preoccupante ma purtroppo è veritiera. In Italia non si legge, la lettura sembra che non ci interessi, eppure leggere è uno strumento molto potente che ci permette di migliorare la nostra mente e il nostro corpo.
La scienza dice che leggere libri ci rende più empatici, intelligenti, riduce lo stress e stabilizza la frequenza cardiaca.
Secondo alcuni studi leggere aumenta la connessione nella corteccia temporale sinistra, e aumenta anche l’attività nel solco centrale del cervello o in una regione responsabile dell’attività motoria sensoriale primaria.
Leggendo, i neuroni si attivano e creano una sensazione di sperimentazione delle sensazioni lette. A tutti sarà capitato di leggere un libro di avventura e di immedesimarsi in alcune situazioni? Magari immaginando anche i particolari dell’ambiente descritto. Mettersi nei panni di un personaggio aumenta l’empatia verso il prossimo.
Oppure quante volte vi è capitato di essere nervosi o stressati, personalmente a me capita spesso, ma dopo pochi minuti di lettura vi sentite in pace e rilassati?
Aprire un libro vuol dire prendersi cura di noi stessi.
A chi non interessa la propria salute? Pare che leggere non abbia controindicazioni, allora perché non provare, anche pochi minuti al giorno può essere un buon inizio.
Se è vero che ogni libro è un viaggio, dobbiamo avere il coraggio di partire. Io l’ho fatto, spero di incontrarvi strada facendo!
A presto.
Andrea Pedullà